Nella nostra società dove è entrato in crisi il modello dell’individualismo economico, che ha provocato guai sociali e che sta portando al collasso ambientale, la costituzione di un GRUPPO D’ACQUISTO SOLIDALE è una risposta per la creazione di nuovi progetti di economia di comunità. Questi sono fondati oltre che su nuove pratiche di produzione economica anche su progetti di collaborazione dove la solidarietà e il dono producono valore.
Il lavoro dei GAS ha messo a fuoco i costi e i guasti della filiera lunga quella catena che va dai campi al piatto, salvando letteralmente dalla crisi molti piccoli produttori strozzati dalla grande distribuzione. Hanno valorizzato aziende che attraverso la riconversione in biologico hanno messo al centro del loro lavoro la salute e l’ecologia, per rispondere alla sfida dei nostri tempi, ovvero la perdita della biodiversità, i cambiamenti climatici,il degrado del suolo e delle risorse naturali.
Sappiamo bene che oggi danneggiare l’ambiente, sfruttare le persone è economicamente più vantaggioso che proteggere le risorse naturali e prendersi cura del benessere sociale.
Se andiamo ad analizzare il valore reale dei prodotti considerando le esternalità negative, possiamo dimostrare che a costare pi più sono i prodotti di agricoltura convenzionale che troviamo al supermarket.
Quando i prezzi sono troppo bassi significa che altrove qualcun altro sta pagando un alto prezzo non solo sociale ma anche in salute vedi l’industria del pomodoro in Puglia, e poi il cibo non si può valutare solo in base al prezzo.
Il territorio, il sapore, la qualità,la cultura del cibo, sono tutti valori per i quali gli agricoltori vanno ricompensati in modo equo.
Attraverso la partecipazione al GAS si diventa da cittadini consumatori passivi a consumatori attivi che si pensano al futuro dei loro figli e nipoti sostenendo un’agricoltura sana rispettosa dell’ambiente.
Gestire un ordine Gas non è semplice, bisogna prima individuare l’azienda andarla a visitare per valutare che abbia i requisiti di equità ecologica e sociale, poi bisogna fare l’ordine per tutti i soci e successivamente distribuire la merce.
Questo impegno è compensato da un lavoro condiviso che crea relazioni in una società dove diventa sempre più difficile conoscersi scambiare saperi, esperienze, questo capitale fatto di conoscenza, fiducia reciproca, condivisione di tempo che da sempre è riconosciuto come fondamentale per la convivenza civile ma che non è monetizzabile è l’unico antidoto alla solitudine e all’imbarbarimento delle nostre comunità.
Fernanda
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